Assenzio: la Fata Verde del Decadentismo

La chiamano la Fate Verde, ed è forse la bevanda alcolica più discussa di sempre. Ottenuto dalla distillazione dell’Artemisia absinthium, è un distillato ad alta gradazione alcolica che ha avuto un ruolo chiave in ogni storia bohèmien che si rispetti, e lo è rimasto fino alla sua proibizione, avvenuta nel 1915. 

Si dice venisse corretto con l’oppio (immaginiamolo, che storicamente non è accertato), e che portasse visioni ed allucinazioni. Idolatrato dai poeti francesi del decadentismo, oltraggiato dalle istituzioni e discusso dagli scienziati. Ad oggi non si tratta esattamente dell’alcolico che trovate sugli scaffali dei supermercati. Questo distillato ha tutt’ora una discreta irreperibilità, il che non fa che aggiungere fascino alle storie controverse che lo attorniano.

Vert d’Absinthe, 11, Rue d’Omesson, Paris.
Questo negozio è una vera chicca per gli estimatori della Fata Verde, ma anche per i curiosi: 30 differenti marche di assenzio, bicchieri, cucchiai, poster vintage, libri, misteriosi alambicchi.
La fermata della metropolitana è Saint-Paul, nel bel mezzo del quartiere Marais della capitale francese. Le Marais è una zona stupenda: gay friendly per eccellenza, ricco di botteghe ed atelier  ma non solo. Ospita una fitta comunità ebraica ed una delle più poetiche piazze della città, place des Vosges. Ed è proprio in questo quartiere, poco lontano dalla fermata della metropolitana, che sorge questo delizioso negozietto.
Io ci sono passata poco prima di tornare a Gare du Lyon per il treno del ritorno, ed ho acquistato il mio personalissimo souvenir da Parigi. Un poco dispendioso, ammettiamolo. L’assenzio è un distillato piuttosto costoso (nonostante la differenza di prezzo tra i vari tipi e le varie distillerie) ed obbliga moralmente a non limitarsi all’acquisto di una bottiglia, ma anche di un adeguato calice e di un cucchiaio apposito per poterlo degustare alla stregua di quella che era la moda francese durante il decadentismo.
Pentimenti postumi? Assolutamente no.

(Per i curiosi curiosissimi: bottiglia, calice e cucchiaio – questi di fattura non troppo squisita – alla “modica” cifra di 65 €)

Ma come è d’uso bere l’assenzio?
Un piccolo tutorial per i viziosi:

#1 ~ Versiamo circa due dita di distillato nel calice. 

#2 ~ Poniamo una zolletta di zucchero al centro nell’apposito cucchiaio e versiamo, goccia goccia, dell’acqua fredda. Poco a poco la zolletta si discioglie mischiandosi all’aqua ed al distillato. Questo rende la bevanda più gradevole (l’assenzio ha un forte sapore di anice e una gradazione altissima, fino ai 75°) e facilità la degustazione: bevuto “puro” infatti non se ne colgono tutte le note aromatiche. 

#3 ~ A questo punto la bevanda assume un aspetto lattigginoso ed opaco: è il momento di sorseggiarlo di fronte a Poeti dall’Inferno

Enjoy it!